Un richiamo del Vescovo Oscar
Il Te Deum e le responsabilità sociali, civili, politiche dei cristiani
Un altro anno è compiuto, uno nuovo è alle porte. Per un cristiano tutto è nelle mani di Dio, che attraverso la signoria di Cristo risorto guida efficacemente la storia e la conduce a pienezza. Da qui il nostro umile ringraziamento per i benefici ricevuti nell’anno che si chiude. Contemporaneamente, però, tutto è affidato anche alle nostre mani, alla nostra libertà, alla responsabilità e alla saggezza delle nostre scelte, essendo noi uomini artefici del nostro futuro, così come del creato, affidatoci da Dio quali custodi e non certo padroni.
Siamo tutti coinvolti in una medesima avventura, affascinante, da una parte, ma, dall’altra, anche piena di enigmi. Non possiamo permetterci di voltarci dall’altra parte, come se niente dipendesse da noi, come se le difficoltà, tuttora persistenti, fossero causate solo dagli altri; non possiamo ritirarci nel nostro ristretto orizzonte, dove tutto funzionerebbe secondo la nostra unica prospettiva. Non è più possibile delegare ad altri i doveri e le responsabilità di ciascuno. A tutti il compito di partecipare, di prendere l’iniziativa, di aprirsi al futuro da persone coinvolte e non solo da spettatori. Solo lavorando insieme possiamo contribuire efficacemente alle soluzioni che affliggono l’umanità e che rendono la nostra società uno spazio accogliente e ospitale.