Francesco e la strage di Parigi
Una preghiera per Parigi. Guarire dall'odio!
Francesco: no all’odio e alla violenza!
Papa Francesco ha celebrato Giovedì 8 gennaio a Santa Marta la Messa per le vittime dell’attacco di Parigi: la sua ferma condanna per l’orribile attentato e l’appello a opporsi al diffondersi dell’odio. Le prime parole del Papa all’inizio della celebrazione a Santa Marta sono per l’attacco di ieri nella sede del settimanale satirico “Charlie Hebdo”, nel centro della capitale francese: “L’attentato di ieri a Parigi ci fa pensare a tanta crudeltà, crudeltà umana; a tanto terrorismo, sia al terrorismo isolato, sia al terrorismo di Stato. Ma la crudeltà della quale è capace l’uomo! Preghiamo, in questa Messa, per le vittime di questa crudeltà. Tante! E chiediamo anche per i crudeli, perché il Signore cambi il loro cuore”. Già ieri il Papa aveva espresso “la più ferma condanna per l’orribile attentato” che ha seminato “la morte, gettando nella costernazione l’intera società francese, turbando profondamente tutte le persone amanti della pace, ben oltre i confini della Francia”.
Opporsi al diffondersi della violenza! Papa Francesco – riferisce il direttore della Sala Stampa vaticana padre Federico Lombardi –“partecipa nella preghiera alla sofferenza dei feriti e delle famiglie dei defunti ed esorta tutti ad opporsi con ogni mezzo al diffondersi dell’odio e di ogni forma di violenza, fisica e morale, che distrugge la vita umana, viola la dignità delle persone, mina radicalmente il bene fondamentale della convivenza pacifica fra le persone e i popoli, nonostante le differenze di nazionalità, di religione e di cultura. Qualunque possa esserne la motivazione, la violenza omicida è abominevole, non è mai giustificabile, la vita e la dignità di tutti vanno garantite e tutelate con decisione, ogni istigazione all’odio va rifiutata, il rispetto dell’altro va coltivato”.
Guarire le cause dell’odio! “Il Papa – prosegue padre Lombardi – esprime la sua vicinanza, la sua solidarietà spirituale e il suo sostegno per tutti coloro che, secondo le loro diverse responsabilità, continuano ad impegnarsi con costanza per la pace, la giustizia e il diritto, per guarire in profondità le sorgenti e le cause dell’odio, in questo momento doloroso e drammatico, in Francia e in ogni parte del mondo segnata da tensioni e violenze”.
(tratto da “Avvenire”, 8 gennaio 2015)