Al via i lavori di restauro e messa a norma delle campane
Dal 1948 in poi...
E’ giunto anche il loro turno. Martedì 4 marzo 2014 (martedì grasso, e non è uno scherzo di carnevale), la torre campanaria della nostra Chiesa di San Michele si è vista svuotare ogni suo arco. Dopo un accurato controllo iniziato nel marzo scorso, con il Consiglio Affari Economici della Parrocchia e i tecnici preposti della Ditta De Antoni (che hanno in appalto la manutenzione ordinaria) si è arrivati a prendere la decisione di intervenire sulle campane per una necessaria manutenzione. Se nel 2004 venne messo a norma l’impianto elettrico della torre e delle campane, tuttavia mancava una messa in sicurezza di tutta la parte meccanica del congegno: se per la parte elettrica si può intervenire in loco, per la parte meccanica l’intervento è più drastico. La campane devono, così, lasciare la loro sede per essere portate in laboratorio e sistemate e la loro assenza può essere quantificata per circa una quarantina di giorni. Particolarmente urgente è l’intervento su tre ceppi che, logorati dal tempo, possono diventare causa di ulteriori danni alla campana stessa. Il movimento oscillatorio non più regolare potrebbe causare fratture che comprometterebbero seriamente la campana (quando una campana si frattura, deve essere rifusa). All’intervento meccanico si unirà la messa a norma con la e sistemazione di paracaduti e dei freni (secondo le norme di sicurezza) e la sistemazione dei battacchi. Dal 1948 (ogni campana porta incisa la data) le nostre campane non hanno mai visto un intervento come questo.
Campane e loro dedica
Sapevate che ogni campana è dedicata? Questo stile popolare dice la grande devozione della gente alla voce di Dio, così chiamato il suono dei bronzi.
La quinta (la più piccola) è dedicata ai Santi Giuseppe e Vincenzo; la quarta a Sant’Abbondio, patrono della Città di Como e della Diocesi; la terza a San Michele Arcangelo, protettore della Parrocchia; la seconda alla Vergine Addolorata; la prima (il campanone) alla Misericordia di Dio.
La quinta e la quarta sono rivolte verso Monte Sasso, la terza guarda il paese in direzione per Montano, la seconda è rivolta verso San Fermo della Battaglia, la prima guarda in piazza, verso Drezzo.