14.04.’17 – Venerdì Santo
CHI AMA, SI DONA
dal libro del Profeta Isaia (52, 13-53,12)
Egli si è caricato delle nostre sofferenze,
si è addossato i nostri dolori;
e noi lo giudicavamo castigato,
percosso da Dio e umiliato.
Egli è stato trafitto per le nostre colpe,
schiacciato per le nostre iniquità.
Il castigo che ci dà salvezza si è abbattuto su di lui;
per le sue piaghe noi siamo stati guariti.
(Lettura della Passione di Giovanni, 18,1-19-42)
Riflessione
Perché il racconto della passione occupa nei vangeli lo spazio maggiore rispetto a i tanti episodi/eventi/incontri che Gesù compie nella vita? Significa che dalla Croce dobbiamo leggere lo stile della vita di Gesù e in quella Croce, riscoprire il modo di amare di Cristo. Cosa conduce Gesù fino alla Croce? Ce lo rivela Giovanni fin dall’inizio del racconto della passione: “Avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò fino alla fine, fino all’estremo (eis télos)”. E questo amore di Gesù per i suoi è segno visibile dell’amore che Dio Padre ha per l’uomo, per l’umanità intera. Certo, la Croce dice l’atto estremo di cui l’uomo è capace, fino a togliere all’altro il diritto di esistere: Gesù in croce non è immagine della sofferenza dell’uomo, ma di quella sofferenza che l’uomo infligge all’altro uomo…fin nelle forme più differenti.
Se ieri il gesto di Gesù, chino sui piedi dei suoi discepoli diceva il suo abbassamento, la sua condizione divina, la sua essenza di Dio, ora essere innalzato e morire ne da solamente la sua conferma. Non poteva non morire così un uomo che ha speso tutta la sua vita nel dono di sé a chiunque ha incontrato e cercato nella sua vita. La morte di Gesù, se da una parte dice l’atrocità dell’ingiustizia, dall’altra rivela una cruda verità della quale noi abbiamo anche un po’ vergogna e dalla quale noi ci discostiamo: quando si ama, si ama fino alla fine … eis télos, fino all’estremo delle forze e del tempo. Noi che siamo più abituati a misurare il tempo dell’amore; noi che siamo più inclini a dare amore là dove siamo certi di ricevere amore; noi che siamo più propensi ad amare chi può soddisfare la mia vita… dentro questa miserabile ricerca dell’amore, Gesù ci rivela che l’amore vero è quello incondizionato, fino al dono di sé.
La misura dell’amore è amare senza misura (Agostino)
Cristo ha più amato che sofferto (Ambrogio)